
Il messaggio in bottiglia stavolta è una ciambella di salvataggio. A seguito dell’editoriale sulla terribile storia del fisco ci scrive Augusto Michele Bruno di Belmonte, dottore commercialista, revisore legale, curatore fallimentare. La sua significativa esperienza nel settore fiscale, contabile e tributaria arriva in soccorso di chi sta vivendo una evidente situazione di disagio e rischia conseguenze tanto inaspettate quanto fastidiose.
Sperando di fare cosa gradita e utile per i contribuenti coinvolti nella vicenda delle “ cartelle pazze” del Comune di Monte Argentario di cui all’articolo di Umberto Rapetto del 16.09.2020 mi permetto di fare alcune considerazioni e di dare qualche consiglio.
Molti contribuenti proprietari di immobili siti nel Comune di Monte Argentario hanno ricevuto, per posta ordinaria, due avvisi di pagamento, emessi dall’Agenzia delle Entrate Riscossione di Grosseto, richiedenti il pagamento della Tassa Rifiuti per l’anno 2020 , ognuno di identico importo e per lo stesso anno.
Una prima domanda è: gli avvisi riportano un numero identificativo diverso e quindi per l’Agenzia della Riscossione sono due debiti diversi e distinti e, allora, per non sbagliare quale dei due va pagato?
Il Comune di Monte Argentario ha comunicato sul proprio sito che deve essere pagato l’avviso riportante la dicitura “comprensivo di tributo provinciale”.
La seconda domanda è: il secondo avviso da chi e come viene annullato?
A mio parere il Comune, accortosi dell’errore, deve annullare d’ufficio il secondo avviso, comunicandolo al contribuente e all’Agenzia della Riscossione , altrimenti si corre Il rischio che tra qualche mese o anno, se nel frattempo non interviene il provvedimento di sgravio, l’Agenzia della Riscossione potrebbe richiedere il pagamento del secondo avviso con aggiunta di sanzioni e interessi.
Ultima domanda è:: se il Comune non emette lo sgravio dell’avviso errato il contribuente cosa deve fare?
In questo caso il contribuente si deve attivare o personalmente o attraverso un professionista presentando una istanza di annullamento in autotutela non all’Agenzia della Riscossione ma all’Ente impositore che nel caso specifico è il Comune di Monte Argentario richiedendo lo sgravio totale dell’avviso errato ed attendere l’esito che dovrà essere necessariamente favorevole.
Augusto Michele Bruno di Belmonte