
Il jet-pack (o rocket pack, rocket belt o nomi simili), letteralmente “zaino-jet” (o “zaino-razzo”, “cintura-razzo” ecc.), è un dispositivo, solitamente indossato sulla schiena, che grazie ad una propulsione “a getto” (a reazione), permette a una persona di volare.
Il primo volo di un uomo con jet-pack che si ricordi è sicuramente quello lungo lo stadio all’apertura dei Giochi Olimpici di Los Angeles del 1984. Il concetto degli zaini a razzo è però apparso nella cultura popolare, in particolare nella fantascienza, ben prima delle effettive applicazioni tecnologiche.
La fumettistica e la cinematografia hanno ampiamente applicato ai propri i eroi il jet-pack: le squadre assaltatrici dei vari capitoli di Space Marine sono equipaggiate con il reattore dorsale; nella serie Guerre Stellari lo utilizzano frequentemente; nel film Minority Report di Spielberg, dove le forze di polizia del XXI secolo lo hanno in dotazione con le luci lampeggianti.
La scorsa domenica il comandante di un Airbus 321 in atterraggio a Los Angeles, a una quota di 3000 piedi e una distanza dalla pista di 10 miglia, segnala alla Torre di Controllo di aver osservato un jet-pack stessa quota distanza 300 metri.
Successivamente la stessa segnalazione viene ripetuta dal comandante di un altro velivolo in atterraggio. La torre di controllo richiede la posizione dell’avvistamento per poterlo monitorare via radar e avvisa tutti gli altri aeromobili in avvicinamento all’aeroporto.
Tutte le operazioni si svolgono regolarmente e comincia la ricerca al misterioso oggetto anche se, sia gli esperti di Aviazione Americana che la Società costruttrice di jet-pack, nutrono forti dubbi su quanto avvenuto.
I primi dubbi sono relativi all’autonomia del mezzo (tra i 5 e 10 minuti) e la rumorosità (impossibile decollare senza che nessuno ti senta e quindi veda), i secondi all’altitudine (non esistono in commercio zaini-razzo che arrivino a 1000 metri) e al fatto che la vendita di tali articoli sofisticati non è aperta al pubblico.
Lo avrà costruito da solo?… molto probabile e interessante; forse il futuro del distanziamento passerà anche da questo o forse, come pensano in molti, sarà stato solo un drone.
Mi piacerebbe concludere ricordando la (fantastica) chiamata di un pilota, non identificato, in atterraggio a Los Angeles che, dopo essere stato avvisato dell’eventuale presenza di un jet-pack, chiudeva l’insolito episodio lasciando tutti di stucco: “Only in LA” …. succede solo a Los Angeles!