
Lasciamo perdere la scuola e come raggiungere la propria classe. Il ministro De Micheli ha espresso un concetto memorabile che eccede il mondo della scuola e del trasporto connesso. Per il trasporto scolastico non c’è alcun bisogno di potenziamento. Basta dire “todos caballeros” o qualcosa di simile. In caso estremo: “congiunto” a propria insaputa.

C’è del geniale in questo suggerimento ministeriale che spalanca le porte di autobus e scuolabus fino ad imbarcare qualunque studente “sicut sardine in barile”. Il problema della infedeltà coniugale, ad esempio, potrà essere facilmente risolta aumentando il concetto di “moglie”.
Siete invece debitori? Provate ad ampliare il concetto di debito fino ad abbracciare quello di credito. Nella peggiore delle ipotesi andate a pari e, se siete bravi, ci guadagnate pure: non è geniale?
C’è un caso di applicabilità su cui la Corte dei Conti non ha ancora rilasciato linee guida ufficiali concernenti lo status di evasore totale, parziale o occasionale del contribuente italiano. La Corte, da anticipazioni non confermate, sembrerebbe voler escludere dai benefici delle linee guida gli evasori totali, ma ha suggerito una via d’uscita per gli evasori parziali. Essi devono inglobare il concetto di parziale evasione nel concetto più ampio di parziale estinzione, ottenendo la derubricazione del reato all’atto della presentazione della giustificazione.
Per gli evasori occasionali è sufficiente una autocertificazione nella quale si dichiari che l’evasione è stata frutto di una svista determinata da comportamento stabile e stabilizzato. In questo caso non è richiesta autogiustificazione alcuna. Il nodo fondamentale suscitato dalla interpretazione geniale suggerita dal Ministro dei Trasporti riguarda tuttavia anche il ruolo delicato del Presidente del Consiglio. Il suggerimento secondo il quale ampliando il concetto di maggioranza fino ad inglobare quello di opposizione al fine di garantire la stabilità dell’esecutivo ha posto delicati quesiti sui quali la Corte Costituzionale ha chiesto un dovuto supplemento di tempo prima di esprimere il definitivo giudizio.
Se la Corte decidesse per l’assoluta legittimità dell’assorbimento dell’opposizione in quello di maggioranza, si porrebbe il problema che tutte le sentenze della stessa dovrebbero essere prese a maggioranza bulgara, in un senso o nell’altro, e si ritroverebbe nell’infelice ruolo del Torino, il quale perse 0 a 7 il 26 gennaio del 2020 con l’Atalanta e perse nel 1950 con il Milan 7 a 0 senza che alcun Ministro fosse pronto a suggerire la via d’uscita per le penose sconfitte: quella di assorbire il concetto di Torino nel concetto più ampio di Juventus.