
La notte scorsa, ora italiana, abbiamo seguito in diretta streaming la presentazione di Elon Musk dei risultati relativi alla nuova versione del prototipo di Neuralink.
Musk, imprenditore sudafricano-canadese naturalizzato statunitense, è attivo nei più svariati settori, tra i quali il campo delle neurotecnologie.
La Neuralink Corporation, di cui è co-fondatore, è una azienda statunitense di neurotecnologie fondata nel 2016 che si occupa di sviluppare interfacce neurali impiantabili. L’azienda mira a creare dispositivi in grado di curare gravi malattie cerebrali nel breve termine, con lo scopo ultimo del potenziamento umano, o transumanesimo. Musk ha dichiarato che, per questo progetto, è stato in parte ispirato dal concetto del “laccio neurale” (ripreso da il “Ciclo della Cultura”, una serie di romanzi di fantascienza di Iain Banks). Lo scopo a lungo termine è raggiungere la “simbiosi con l’intelligenza artificiale”, che Musk vede come una minaccia per l’umanità se lasciata incontrollata.
Nel corso della presentazione della scorsa notte, sono stati riportati i risultati delle sperimentazioni in atto riguardo l’ultimo modello di impianti, innestati su un maiale di nome Gertrude.
La versione attuale di The Link (il sensore prodotto da Neuralink) è della grandezza di una piccola moneta e potrà essere impiantata grazie ad uno speciale robot, presentato anch’esso nel corso dello show di ieri. Le batterie di The Link potranno essere ricaricate induttivamente dall’esterno del cranio, senza bisogno di cavi. Durante la presentazione sono stati presentati, tra l’altro, i risultati della telelmetria delle onde cerebrali che il sensore è in grado di operare.
A Luglio, secondo quanto dichiarato dal CEO nel corso della presentazione, sono stati concessi i permessi per i primi test sull’essere umano. Come ricordato da Musk, le prime applicazioni saranno ad uso medico, la prima versione “sarà come avere un fit-bit nel cervello”.
Tra gli obiettivi futuri dichiarati da Neuralink, c’è la possibilità di salvare e poter fare un backup dei propri ricordi e, potenzialmente, “scaricarli” in un nuovo corpo o in un robot. Secondo le parole di Musk stesso “this is obviously sounding increasingly like a ‘Black Mirror’ episode. But I guess they’re pretty good at predicting” (ovviamente questo suona sempre più come un episodio di “Black Mirror”. Ma immagino che siano abbastanza bravi nelle previsioni. Traduzione dell’Autore).