CITTADINI & UTENTI

Più heaters e meno haters

“Haters” e “heaters” sono entrambi termini inglesi con cui possiamo etichettare due tipologie di utenti del cyberspace. Con haters classifichiamo i cosiddetti odiatori, mentre con heaters designiamo i cosiddetti riscaldatori. I primi fondamentalmente non servono a gran che, se non a far lavorare avvocati e forze dell’ordine, oltre ai moderatori dei vari spazi comuni presenti in rete. In genere diffondono messaggi di odio verso tutto o tutti, in barba a qualsiasi netiquette. I riscaldatori, invece, pur adottando un tono polemico o molto critico, in genere non insultano né offendono nessuno: espongono la propria opinione scaldando i toni della discussione, ma in termini costruttivi seppur possano risultare fastidiosi per qualcuno. “Scaldare” la conversazione aumentando il dibattito ed il confronto di idee, può, in maniera sana, portare ad un miglioramento del livello di conoscenza su una determinata tematica.

Se tu che stai leggendo queste righe, ad esempio, hai realizzato un prodotto editoriale sul web e ti sei ritrovato queste due categorie di utenti tra i commentatori, significa probabilmente che il tuo spazio sta avendo successo. Proprio come accade nei talk show televisivi, dove all’aumentare del dibattito aumenta anche l’audience, in rete molto interesse produce un aumento delle interazioni.

Ignorare gli odiatori e discutere educatamente con i riscaldatori manterrà dunque alto l’interesse di chi segue lo svilupparsi del confronto. Se si è gestori e si ha la possibilità di bloccare o moderare i contenuti scritti dai vari utenti, meglio nascondere i commenti degli haters, bloccando anche gli account che non rispettano la buona educazione, ovvero la netiquette. Nella maggior parte dei social esistono strumenti per segnalare i vari contenuti che violino le regole per cui è bene utilizzarli per salvaguardare non solo la qualità dell’ambiente virtuale ma anche la salute di chi ne è vittima.

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