
Sono cresciuto nel rispetto della legalità ed in particolar modo dell’Arma dei Carabinieri.
Da bambino di un piccolo paese meridionale, vedevo nei militari dell’Arma della locale Stazione i baluardi della legge e della lealtà; gente sempre disponibile e comprensiva che riusciva, nel rispetto della legge, a portar “pace”.
Come cittadino mi sento profondamente offeso, indignato e deluso da quanto appreso negli ultimi giorni sul caso di Piacenza.
Piccoli uomini che, abusando e violentando la divisa che indossavano, hanno tratto benefici personali dimenticando i colleghi che hanno perso la propria vita credendo fermamente in ciò che facevano.
Piccoli uomini che hanno scientemente violato il giuramento di lealtà e fedeltà alla Repubblica schermandosi dietro la necessità della “produttività”.
Piccoli uomini che neanche l’emergenza Covid-19 ha fatto desistere nel perpetrate le bruttezze di animo di cui si sono macchiati pur di garantirsi un profitto personale a sfregio della Nazione.
Come cittadino mi sento profondamente offeso, indignato e deluso; ma fortunatamente, da civile, ho la fortuna di avere un’altra visuale che mi permette di analizzare e metabolizzare l’evento di Piacenza come “devianza” di soggetti ignobili.
Da diversi anni, in qualità di securiiy manager di primaria società petrolifera, ho occasione di collaborare costantemente con le Forze di Polizia ed in particolar modo con la Benemerita.
In questi anni ho potuto constatare personalmente la professionalità e la dedizione dei militari che ho incontrato.
Grandi uomini guidati da un pregnante senso del dovere e rispetto della legge.
Grandi uomini sempre disponibili, pazienti e coerenti con il giuramento di fedeltà.
Se volessi, potrei raccontare diversi aneddoti che corroborano quanto appena sostenuto.
Sono certo che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri darà tutto il suo supporto affinché la verità venga alla luce.
La giustizia civile e militare farà il suo corso e chiarirà come e perché il virus della infedeltà si sia insinuato nell’Arma.
Ma questa brutta vicenda non potrà mai negare la imprescindibile necessità dell’Arma dei Carabinieri; è la storia della Benemerita che lo dice; è il Paese che lo chiede.