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Pianeta Amazon, quanto fermento dietro i pacchetti che sorridono!

Store online di qualunque oggetto ma non solo: entriamo nella galassia delle attività di Amazon

Sapreste spiegare a qualcuno che non lo conosce cos’è Amazon? Il più grande negozio online al mondo dirà qualcuno. Vero, ma c’è di più. Molti di voi già lo sanno perché non solo comprano i prodotti di Amazon, ma ci parlano.  L’assistente vocale Amazon Alexa, entrato in tantissime case di in ogni parte del mondo, è sempre lì pronto ad eseguire le nostre più disparate richieste. Il piccolo dispositivo di intelligenza artificiale è un prodotto formidabile non solo per quanto è venduto ma anche per l’incredibile quantità di dati che raccoglie.

Al di là di Alexa e del sito di e-commerce, stando ai dati del 2019 il colosso del miliardario Bezos ha raccolto ben oltre la metà dei suoi profitti da un ramo d’azienda sconosciuto ai non addetti ai lavori, Amazon Web Services (AWS). Sembra incredibile ma la ragione è molto semplice, le più grandi aziende nel campo delle tecnologie dell’informazione (IT) fanno uso massiccio dei servizi da questo offerti.

La trasformazione digitale in atto già da diversi anni, il fiorire di sistemi come i veicoli a guida autonoma e internet delle cose ha infatti catapultato l’industria IT a cercare sul mercato soluzioni di cloud computing. È proprio questo che fa AWS, mette a disposizione risorse di calcolo, archiviazione e comunicazione su rete chiedendo ai propri sottoscrittori di pagare solo per ciò che utilizzano. È il sogno di ogni imprenditore: nessun costo di startup e nessun costo fisso, spariscono i costi di manutenzione e non si rischia in alcun caso di avere un’infrastruttura sottodimensionata rispetto alle richieste dei clienti.

Non paga dei già mille ambiti in cui si muove, Amazon sta cercando di diversificare ancora più intensamente il proprio business puntando all’industria aerospaziale. Con Aerospace and Satellite Solutions vuole diventare il principale competitor di Space-X, la prima compagnia privata ad aver portato due astronauti in orbita. Non è un compito facile ma Amazon ha già delineato la propria strategia decidendo di nominare a capo della divisione aerospazio il generale della United States Air Force Clint Croiser, ora in pensione. NASA e giganti come Lockheed Martin sono clienti da non farsi sfuggire.

Per Amazon non è una novità la collaborazione con aziende federali. Se infatti in Italia la pubblica amministrazione è ancora ben lontana dal raggiungere gli standard sul ricorso al Cloud, da essa stessa fissati anni fa, negli USA hanno provveduto già da diversi anni con aziende private. I dipartimenti statunitensi della marina e dell’aerospazio hanno ingaggiato già tante volte AWS per poter utilizzare Ground Station, un servizio di controllo delle comunicazioni satellitari.

Riprendendo quanto detto all’inizio è del tutto evidente che non stiamo parlando più di un’azienda impegnata in un certo comparto commerciale. Siamo ormai di fronte ad un sistema tentacolare altamente competitivo e tecnologicamente avanzato che non si accontenta di fatturare quanto il PIL della Finlandia, ma è sempre aperto a nuove sfide.

Chi avrebbe mai immaginato tanto fermento dietro i pacchetti che sorridono!

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