
Salvatore Spagnolo, calabrese di nascita, è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano.
Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico-Chirurgo.
E’ iscritto all’Ordine dei Medici della Provincia di Milano dal 6 giugno 1968.
Possiede le seguenti specializzazioni: Chirurgia Generale (Univ. di Parma, 1975). Chirurgia Toracica (Univ. di Milano, 1977). Chirurgia Cardiovascolare (Univ. di Padova, 1980).
Ha conseguito l’idoneità al Primariato di Cardiochirurgia nel 1986.
Dal 1980 a oggi ha eseguito come primo operatore oltre 25.000 interventi di cardiochirurgia, comprendenti tutte le patologie cardiovascolari dell’adulto. Per primo, nel 1987 ha sostituito l’arco aortico in età pediatrica.
Dal 1990, ipotizzando come causa principale di occlusione dei bypass coronarici, la formazione di una nuova stenosi coronarica legata alla tecnica operatoria, ha reintrodotto, utilizzando il microscopio operatore, la microchirurgia nella chirurgia coronarica, abbassando notevolmente la percentuale di occlusione dei bypass e rendendo operabili anche i pazienti con coronarie piccole o diffusamente aterosclerotiche. Sono stati operati con tale tecnica consecutivamente 3.400 pazienti. La pervietà dei bypass venosi ad una distanza compresa tra i 2 ed i 24 anni (media 12 anni) dall’intervento è del 81% contro il 40-50% della letteratura mondiale.
Curriculum:
Assistente Cardiochirurgia, Osp. Niguarda di Milano
Aiuto Corresponsabile Ospedale S. Martino di Genova
Dirigente Medico con Funzioni Primariali Osp. S. Martino di Genova
Consulente cardiochirurgo Centro Cuore Columbus – Milano
Responsabile Cardiochirurgia, C.d.C. Villa Azzurra, Rapallo (GE).
Ha diretto il Dipartimento di Cardiochirurgia del Policlinico di Monza (MB).
Ha ricevuto il Premio “I Numeri Uno” dal Presidente della Repubblica, per aver sostituito per primo l’arco aortico in età pediatrica (per effettuare questo intervento è stato necessario abbassare la temperatura corporea a 16 gradi ed a cuore e circolazione sanguigna ferma ed a ventilazione polmonare sospesa, in una situazione di morte apparente, si provveduto all’applicazione di una protesi tubulare in dacron nel tempo di 30 minuti).