
Il cittadino russo che viola il regime di quarantena subirà sanzioni da 15mila a 40mila rubli; se il cittadino è anche funzionario avrà una sanzione da 50mila a 150mila rubli. Le persone giuridiche da 200mila a 500mila rubli, più una sospensione amministrativa dell’attività.
Certo, il rublo a dispetto dei molti zeri di cui è circondato nelle tabelle sanzionatorie vale quel che vale, 0,012 euro.
Ma se il trasgressore è positivo e con la sua condotta si trova a mettere a repentaglio la salute di terze persone, le multe arriveranno alle stelle: i cittadini rischieranno da 150.000 a 300.000 rubli, i funzionari da 300.000 e 500.000 rubli con sospensione dell’incarico di tre anni ,mentre per imprenditori e persone giuridiche le multe saranno comprese tra 500 mila e 1 milione di rubli.
Le misure entreranno in vigore con l’approvazione definitiva del Consiglio Federale (Soviet Federazij) e la firma del Presidente Vladimir Putin. Per evitare conseguenze Aeroflot ha giocato d’anticipo sospendendo i collegamenti aerei Mosca-Roma-Mosca almeno fino al 1 maggio. Gli italiani che lavorano in Federazione (le nostre imprese presenti in Russia sono quasi 700) dovranno accalcarsi agli ultimi due voli del 4 e 5 aprile oppure provare a triangolare; mentre quelli che dovranno rientrare in Federazione troveranno tutti i varchi di sbarco chiusi.
Improvvisamente la Russia fa i conti con il coronavirus, non prima di aver completato alcune missioni strategiche: l’ultima missione riguarda un aereo russo con a bordo equipaggiamento medico e materiale protettivo pronto a decollare verso gli Stati Uniti con tanto di conferma del potente e autorevole portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Il portavoce del presidente Putin garantisce che l’assistenza assistenza è stata discussa in una conversazione telefonica tra i presidenti Putin e Donald Trump, che a sua volta ha giudicato come molto positivo il gesto. Dopo l’emergenza troverà composizione la lunga guerra di sanzioni e controsanzioni che avvelena da anni lo scacchiere geo-politico mondiale.
“Trump ha accettato questa assistenza umanitaria con gratitudine”, ha sottolineato Peskov.
Più che all’esterno, il gesto ha segnato il capovolgimento di fronte interno nella lotta al Covid-19 .
I russi non solo non hanno mai compreso la gravità della situazione. I pochi che nella metro moscovita indossavano presidi sono stati oggetto di battute infelici fino a stamane.
Gli italiani presenti a Mosca non fanno altro che rispondere alla domanda: “E’ vero quello che si vede”? Nessuno crede. Nessuno pensa sia vero che si esce solo per fare la spesa e andare in farmacia o poco più. Soprattutto nessuno crede che le persone muoiano.
La retorica russa semplifica tutto: il sistema epidemiologico russo è efficace, il virus non arriva in Piazza Rossa e non c’è da aver paura. Gli italiani esagerano perché sono russi mancati con il senso della commedia, anziché quello per la tragedia. Dal 28 marzo e fino al 5 aprile è ora in vigore la settimana anti Covid-19. Per questo si sono registrate lunghe code in direzione dacia. Nello scorso weekend ha fatto caldo nella capitale russa e i moscoviti sono usciti in strada per camminare e far festa con seguito di famiglia. Mascherine? No: primo sole di primavera. Del resto due mascherine 3M, modello ffp2, costano 700 rubli e non ci sono mascherine da nessuna parte tranne per le missioni “diplomatiche “. Nessuna fornitura sanitaria è possibile tra Russia e Italia. Tutto fermo. Visti i casi in aumento, da oggi e per l’intera settimana è in vigore la quarantena, e quindi, l’obbligo per tutti i cittadini di non lasciare le proprie abitazioni, fatta eccezione per alcuni casi di emergenza.
I casi ufficiali dicono che sono stati superati i 1.000 contagiati ma gli ospedali sono già pieni. Mosca ha ufficialmente 15 milioni di abitanti (ultimo censimento); tutti concordano tuttavia nel ritenere più verosimile la presenza di 18 milioni di moscoviti per un solo giorno, per 365 giorni l’anno.