
Negli Stati Uniti, e a macchia d’olio in tutto il globo, i costi delle assicurazioni automobilistiche stanno salendo di anno in anno nonostante, siano sotto gli occhi di tutti, i progressi scientifici che ci porteranno, attraverso una serie di passaggi intermedi, verso l’auto a guida autonoma.
Secondo uno studio del portale The Zebra nell’ultimo decennio i costi sostenuti dagli automobilisti sono saliti di quasi il 30% sebbene nello stesso periodo è diminuito sensibilmente il numero di sinistri stradali.
Si è scoperto che l’aumento è dovuto principalmente a 3 fattori:
- L’impennata del numero dei furti di vetture;
- Le frequenti situazioni di condizioni meteorologiche estreme, derivanti dai cambiamenti climatici, hanno causato molti danni ai veicoli;
- L’automobile stessa.
Questo terzo fattore è, per certi versi, il più sorprendente: sebbene l’opinione più diffusa è nel senso che l’internet of things e le strumentazioni di bordo all’avanguardia migliorino la sicurezza stradale abbattendo i costi, in realtà fanno salire vertiginosamente i prezzi poiché questi sistemi rendono le auto molto più costose da riparare quando si schiantano.
Radar, telecamere, sensori ad ultrasuoni…sono tutti strumenti che in caso di incidente devono essere sostituiti e ricalibrati. A complicare il quadro della situazione incide il fatto che ciascun costruttore automobilistico ha sviluppato una propria versione dei software, cosicché la specificità degli stessi non aiuta ad abbattere i costi.
Non si può tralasciare il fatto che i dati dell’efficienza dei nuovi sistemi integrati sulle vetture sono ancora pochi: gli analisti non hanno avuto modo di valutarli su larga scala e, conseguentemente mentre alcuni di questi come il controllo elettronico della stabilità, presente da alcuni anni sulle vetture di serie, fanno risparmiare alcune decine di euro sulla polizza, altri tra cui l’avviso degli angoli ciechi, il monitoraggio della vigilanza del guidatore, l’avviso di uscita di corsia, la visione notturna o i sistemi di assistenza al parcheggio non portano benefici economici.
Il vantaggio principale, se non l’unico, è l’aver abbassato in maniera netta il numero degli incidenti.
Resta purtroppo l’atavico problema della distrazione alla guida.
Da un lato l’utilizzo frenetico degli smartphone, spinti dal voler leggere subito un messaggio, rispondere ed effettuare telefonate, dall’altro gli stessi sistemi d’infotainment presenti a bordo delle vetture, che mentre un tempo consentivano di sentire la radio ed i CD, oggi si connettono allo smartphone via usb, aux o bluetooth, consentono di vedere video sugli schermi, tra l’altro sempre più grandi e con maggior risoluzione, e addirittura in alcuni casi guardare la tv a bordo.
La disattenzione al volante è stato il fattore determinante del recente aumento delle vittime della strada tra i pedoni. Le compagnie hanno reagito innalzando i premi assicurativi, anche del 20%, a coloro i quali sono stati multati per l’uso del telefonino alla guida.
La speranza è che, complice l’aumento della diffusione dei software di sicurezza e di conseguenza il maggior numero di casi e dati per le compagnie assicuratrici, la tendenza al rialzo delle tariffe si arresti, i vantaggi dell’assistenza tecnica al guidatore aumentino e le riparazioni diventino più economiche.